associazione medica a carattere socio-sanitario destinata alla cura e alla prevenzione
dei DISTURBI di RELAZIONE,
attraverso un programma clinico di reintegrazione
del soggetto portatore di disagio
oc. Medica N.A.Di.R.
Assoc. Medica Disturbi di Relazione
Tel. 347 0617840
Fax: 051 3370212
skype: pmnadir
 
segreterianadir@medicanadir.it
REDAZIONE di BOLOGNA
di ARCOIRIS TV
La televisione indipendente
della gente, per la gente
N.A.Di.R. informa

 

pag. 1 >>> 2
Capi di stato (veri e aspiranti)
 
Abu Yasin Merighi
 
Che in Italia ci sia un sacco di gente che aspira ad essere qualcosa di diverso da quel che è e, nel frattempo, trova pure il modo ( e le risorse ) per aspirare un bel po' di polverina bianca non è cosa che stupisce più di tanto, almeno stando alle recenti risultanze di un convegno medico in cui si evidenziava il problema delle lunghe liste di attesa per interventi di ricostruzione del setto nasale devastato dall'assunzione di cocaina. i
Certo il problema delle dipendenze (da alcolici, sostanze stupefacenti e chimiche varie) nel nostro paese permane decisamente grave – in una nazione seria i dati sarebbero da allarme sociale – ma in questa sede quel che ci interessa sono le aspirazioni politiche di alcuni personaggi eccellenti.
Ad esempio Nicolas Sarkozy , curioso personaggio che fa un'enorme fatica a rimanere serio durante gli inni nazionali (per motivi di lavoro gli capita spesso di dover assistere, immobile, all'esecuzione di bande militari più o meno intonate) e che sta profondendo un grande impegno a ridimensionare la rigida etichetta del cerimoniale della Presidenza della Repubblica francese (qualcuno lo ricorderà durante il recente Tour de France, emergere con il busto dal tettuccio della vettura del direttore di gara, salutando la folla riunita lungo gli Champs Élysées): vedendolo nelle occasioni pubbliche, sembrerebbe uno che aspira di trovarsi lontano chilometri da dove è realmente, con differenti mansioni e in ben altre faccende affaccendato.
O ancora Dick Cheney, l'infermo presidente degli Stati Uniti, insidiato da pressanti inchieste giudiziarie e da una diffusa nonché
preoccupante insubordinazione militare, nonostante l'evidente assenza di ‘gole profonde' così autorevolmente certificata ii nel nostro paese riteniamo possa garantirgli un po' di sollievo e conforto.
Sempre da quelle parti, il premier israeliano Ehud Olmert , talmente sconsolato per la disastrosa situazione interna del suo paese e per l'altrettanto ignominiosa gestione politica del suo mandato da dichiarare pubblicamente di ritrovarsi con un tumore alla prostata, sicuramente immemore di un ex-collega italiano che non solo ha vinto la sua guerra contro il brutto male, ma anche le successive elezioni politiche; e il tutto nonostante le quinte colonne di Hamas – cosa che dovrebbe perlomeno sollevarlo – allignassero anche nel nostro paese, motivo per cui il notissimo vicedirettore ad pecuniam continua a girare scortato nonostante i reiterati ed impavidi tentativi di rinunciarvi.
Ma per un tridente spuntato, ecco apparire la fulgida stella del sindaco dalla città eterna, di recente nominato segretario – maximo clamore plausuque populi – di un nuovo partito di vaga ispirazione atlantica. E per tre presidenti che evidentemente aspirano ad eclissarsi in fretta, ecco l'impareggiabile primo cittadino romano che aspira a diventare primo ministro o, chissà, ancor di più.
E lo rende noto urbi et orbi , tra l'altro con un'inconsueta perentorietà, sulle ali di un tragico fatto di cronaca. È infatti spirata in ospedale la donna violentata, pare, da un cittadino romeno di appena ventitré anni, aggredita all'uscita di una stazione romana e trascinata in una fatiscente baracca.
Premesse le doverose e sentite condoglianze ai familiari della vittima, è però significativa la reazione di Veltroni, che si spinge addirittura a dar consigli al
Ministro dell'Interno e suggerisce drastiche misure contro la Romania, per arrestare il flusso incontrollato di immigrati da quel paese: un po' troppo sopra le righe per un sindaco (quantunque di Roma), il quale ha certo ragione quando afferma che i flussi immigratori vadano gestiti e regolamentati, ma queste sono considerazioni che andrebbero argomentate con maggiore serenità e partendo dalle condizioni del tutto inadeguate in cui molti di quei cittadini sono costretti a vivere, come le immagini di quella lurida baracca dimostrano in maniera eloquente; non certo sulle ali dell'emozione per la morte di una cittadina italiana indifesa. Evidentemente fa le prove da primo ministro, senza peraltro averne le physique du rôle . Che poi, ultimamente, tanti primi cittadini stiano sollecitando la stella da sceriffo verosimilmente senza che nessuno gli abbia mai impartito i minimi rudimenti su come vada gestito l'ordine pubblico è un altro discorso, nemmeno dei più tristi.
Ma, proprio oggi, un altro malcapitato si è cimentato in una performance notevole: c'è stata, a Madrid, la sentenza per gli attentati dell'11 marzo 2004, e il primo ministro José Luis Zapatero ha rilasciato dichiarazioni entusiaste dimostrando altresì un encomiabile ottimismo sul trionfo della giustizia spagnola (contento lui); ed in un passo del suo intervento alla Moncloa, ha ricordato l'efficacia delle indagini iniziate il giorno stesso dell'attentato tanto che Mariano Rajoy , leader del Partido Popular e candidato per le prossime elezioni politiche, ha ricordato che le indagini così brillantemente portate a termine sono iniziate durante il precedente governo di Aznar, allora segretario del medesimo partito oggi all'opposizione. Ma si è dimenticato un piccolissimo dettaglio, di poco conto: ossia che, all'epoca dei fatti, lo stesso Aznar insistette ossessivamente nell'addossare la responsabilità del vile attentato ai militanti dell'Eta, anche quando le prime evidenze parevano indicare una matrice diversa e le indagini stesse incominciavano a prendere una piega ben precisa. E questa fu una delle cause della clamorosa (e per molti versi inaspettata) sconfitta elettorale di Aznar e del suo partito, come unanimemente riconobbero svariati commentatori politici spagnoli. Ora, che uno come Rajoy, che ultimamente gioca a fare il salvatore della patria dia prova di cotanta superficialità è piuttosto imbarazzante, specie per uno che sogna di diventare il nuovo premier spagnolo.
Sarkozy, Cheney, Olmert, Veltroni e Rajoy: cinque personaggi in cerca di autore, in un'agghiacciante farsa globale che non fa più ridere nessuno alle più disparate latitudini.
Forse dovremmo parlare di più di chi, nel mondo, sta dando prova ogni giorno di saper ancora fare politica (raffinata, ad Istanbul, un po' più muscolosa ma seria, a Mosca) e lasciar perdere i fenomeni da baraccone di cui sopra; d'altronde, sparare sulle ambulanze non è mai stato uno sport di cui andar troppo fieri, anche in tempi bui come i presenti.
31 ottobre 2007
i Si veda, tra i tanti, il seguente articolo: http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_29/cocaina_nasi_rifatti.shtml
ii Eco, Umberto , Dov'è la gola profonda , Espresso no. 43/2007; si veda anche la risposta di Giulietto Chiesa al citato articolo http://www.giuliettochiesa.it/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=798
pag. 1 >>> 2

 

 

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Assoc. Medica N.A.Di.R.
Tel. 347 0617840 -
Fax 051 3370212 - segreterianadir@medicanadir.it

 

About Us | Site Map | Privacy Policy | Contact Us | ©2003 Company Name