associazione medica a carattere socio-sanitario destinata alla cura e alla prevenzione dei DISTURBI di RELAZIONE,
attraverso un programma clinico di reintegrazione
del soggetto portatore di disagio
 
REDAZIONE di BOLOGNA
di ARCOIRIS TV
La televisione indipendente
della gente, per la gente
Videoteca
MedicoN.A.Di.R.edicai.R.
Assoc. Medica
Disturbi di Relazione
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Nasce l'Associazione Culturale NADiRinforma
Il progetto “Salute & Informazione”, sostenuto da MedicoN.A.Di.R. ed Arcoiris Tv inserito nel programma di empowerment clinico, da pseudopodo di MedicoN.A.Di.R., ha assunto vita propria trasformandosi in associazione culturale a seguito della riorganizzazione di Arcoiris Tv che a tutt'oggi si avvale del supporto di diverse redazioni sparse sul territorio italiano, e NADiRinforma si avvale del ruolo di Redazione di Bologna.
L'Associazione si propone di favorire la diffusione di un'informazione libera, plurale e pluralista per la promozione e la divulgazione della cultura e della conoscenza, sulla base del principio dello scambio di informazioni, al di là di qualsiasi posizione ideologica.
A tal proposito, l'Associazione NADiRinforma vuole essere apartitica e aconfessionale,e ripudia ogni discriminazione basata sul sesso, la razza, la nazionalità e la religione. Sulla base di tali precetti l'Associazione intende:
- creare le condizioni legislative, culturali, ambientali e di ogni altro tipo che favoriscano la partecipazione dei cittadini e il loro controllo democratico su tutte le forme di comunicazione sociale;
- diffondere e promuovere iniziative di alfabetizzazione di massa ai linguaggi comunicativi;
- sostenere il principio del diritto fondamentale ad una informazione libera, plurale e pluralista, ispirata ai valori della Costituzione, e di una comunicazione che sia rispettosa dei diritti dell'infanzia, della dignità individuale e di quella collettiva.
- svolgere azione di sensibilizzazione sui temi qui enunciati tra le organizzazioni politiche, sindacali, dell'associazionismo, così come tra tutte le organizzazioni culturali, ad ogni livello, in primo luogo nelle scuole di ogni ordine e grado e negli ambienti sanitari;
- contribuire alla creazione di osservatori del sistema mediatico, promuovendo o partecipando a ricerche scientifiche in materia e alla formazione di banche dati, aumentando la conoscenza sociale in tutti i campi della informazione-comunicazione;
- offrire un punto di riferimento, di appoggio e di organizzazione a tutti gli operatori dell'informazione-comunicazione, per sostenere e difendere i loro diritti, per incentivare l'esercizio di una corretta deontologia professionale, per tutelare la libertà di espressione e i diritti che la rendono possibile;
•  organizzare conferenze, dibattiti, convegni, gruppi di studio, manifestazioni culturali, anche in collaborazione con altri soggetti della società civile, pubblici e privati e con le istituzioni democratiche;
- favorire lo studio e la formazione in tutti i settori della informazione comunicazione;
- promuovere studi e ricerche, o collaborare a questo fine con enti e associazioni di ricerca pubbliche e private;
•  sviluppare in maniera non professionale attività editoriali, anche in forma periodica;
•  effettuare raccolte di fondi da impiegare nell'attività istituzionale.
I soci fondatori sono: Paolo Mongiorgi – Presidente; Daniele Marzeddu – Vicepresidente; Luisa Barbieri
Si avvale della collaborazione di un gruppo di persone animate dal desiderio di fare emergere un'informazione scevra da qualsivoglia manipolazione in perfetta sintonia con l'obiettivo originale destinato agli usufruitori di MedicoN.A.Di.R.:
Francesca Piatti; Davide Sannazzaro; Raffaele Annunziata; Steve Penner; Luca Blahacine; Angelo Boccato; Sara Fiori
Inoltre possiamo continuare a contare sulla collaborazione di Corrado Zappaterra che sino dagli esordi ha creduto e partecipato al progetto.
I lavori pubblicati sono, come di consueto, fruibili dal web ( www.arcoiris.tv e www.mediconadir.it )   e spesso vengono inseriti nel palinsesto satellitare di Arcoiris Tv:  
per le persone fornite di un decoder non sky
Hotbird 7a - 13° est
TRASPONDER: 18
FREQUENZA: 11.541,03
FEQ: 5/6
POLARIZZAZIONE: Verticale
SYMBOL RATE: 22.000 Mbauds
Nome Canale: Arcoiris Tv
mentre per coloro che sono  forniti di un decoder sky : canale 916
Una rete nel volontariato
può intrappolare ogni dislivello e disuguaglianza sociale

(“L'unione fa la forza)

Luisa Barbieri

Tante realtà associative sono sorte e continuano a fiorire nel nostro contesto sociale in risposta ad oggettive carenze istituzionali, da un lato, e ad iniziative tese alla valorizzazione e all'individuazione dei bisogni emergenti, dall'altro.
Quale meccanismo più adeguato e sensibile all'individuazione dei bisogni emergenti di chi-coloro che di quei bisogni
sono i protagonisti ?!
Troppo spesso gli apparati istituzionali si sono mostrati lontani da quella base che del paese è la struttura portante, troppo spesso la sordità e la cecità istituzionale ha sommerso l'affiorare di cori di richiamo che con voci flebili, ma compatte ed “imploranti”, hanno cercato anche solo una modesta attenzione.
Nessun intento destinato a lanciare accuse o cervellotiche recriminazioni, vorrei semplicemente tentare una lettura del tessuto sociale nel quale vivo. Una lettura atta a sollevare e magari a tentare un approccio migliorativo teso ad organizzare tante iniziative più che lodevoli, che sottoponendosi a sforzi talvolta impossibili da tollerare faticano a decollare “sgozzati” sul nascere dal meccanismo perverso del potere economico e/o partitico.

Che cosa significa lavorare in rete? E' scambio, collaborazione, forza del gruppo, confronto, arricchimento, condivisione di obiettivi comuni proposti con la forza che solo un gruppo può mostrare e proporre. Nessuna competizione, nessuna sovrapposizione, nessuna commercializzazione.
Il volontariato e la solidarietà rappresentano da sempre la voce dei cittadini ponendosi nella posizione di chi media, organizza, adatta e propone ... adatta e propone alle istituzioni che, gioco forza, non possono garantire quel presenzialismo che solo le organizzazioni composte e proposte dai cittadini stessi, invece, sono nella condizione di ascoltare, interagire ed agire.
La forza della base se considerata ed organizzata rappresenta il presupposto indispensabile quale supporto per il vertice, quindi non rimane che chiedersi: perché è così difficile lavorare in rete ?!

Una buona organizzazione di base può essere integrata e supportata dalla professionalità di tanti individui che sentono il forte bisogno di interagire con il sociale e per il sociale. Ognuno di noi può percepire il valore della propria professionalità, al di là della “commercializzazione” forzata della sua competenza, rinnovando e stimolando la competenza stessa a favore di sé medesimo e della collettività tutta.
Ciò che si considera solidale intende compattezza, durevolezza, interezza, forza e stabilità, come mai, noi che lavoriamo nell'ambito della solidarietà, non riusciamo a rendere concreto il concetto stesso che la sostiene ?
Se, poi, associamo alla solidarietà il volontariato quale strumento di proposizione, dovremmo sentirci spinti da ciò che ci caratterizza: l'impulso supportato da cognizione di causa in conformità alla ferrea volontà di perseguire un obiettivo auspicato ed espresso spontaneamente.
A rinforzo di quanto già espresso: dove è posizionato e da che cosa è rappresentato il “tappo” che blocca il lavoro di gruppo ?
Come può essere possibile vivere la competizione in ambito associativo ?
Come mai non emerge immediatamente il bisogno-desiderio di collaborare ?
Le associazioni nascono e crescono sull'onda di ... crescono sull'onda di idee comuni unite e coordinate dalla volontà di perseguire obiettivi; al di là di questi, che possono differenziarsi da gruppo a gruppo, lo spirito che anima come può non essere il medesimo ?

Lascio aperta ad ogni interpretazione, ad ogni interazione la sequela di dubbi esposti, fermo restando che la mia convinzione circa la validità del volontariato solidale in rete rimane fondamento indistruttibile della mia modalità di leggere ed interpretare la quotidianità ed il lavoro.
Non credo di essere scivolata nell'utopia, se così fosse, chiedo aiuto alla ricerca del significato stesso dell'associazionismo, della partecipazione, dell'evoluzionismo.

Viviamo in un mondo difficile teso all'implosione, cosa stiamo aspettando per iniziare il processo di cambiamento ?
Non è sicuramente il pianto solitario o la rassegnazione che possono aiutare il progresso dell'umanità, non sono le grandi opere o gli atti di eroismo di pochi eletti … siamo tutti noi responsabili … nel nostro piccolo, attraverso le nostre piccole azioni solidali, i nostri pensieri liberati ed orientati alla ricerca del nuovo. È il superamento delle nostre paure, è l'accettazione della nostra condizione umana, così fragile e a volte così impotente, che crea la forza del progressismo collettivo!
Da questo ragionare nasce e prospera quel sogno ... quel grande sogno volto alla concretizzazione di un sistema sociale ove il volontariato possa agire al di là dei "pregiudizi" legati all'imprenditoria. Lavorare nel sociale, spingere oltre l'immediato riconoscimento accademico, economico, percepire un'idea di vita applicata tanto forte da riuscire ad allontanarci da quella forzosa omologazione che tanto risulta devastante per ognuno di noi. Si tratta di un ragionamento sovversivo ? si tratta di un sogno orientato ad alterare profondamente la struttura sociale e politica ? se si intende per "alterare"modificare in termini evolutivi ... può essere ! il cambiamento soprattutto se indotto dal malessere oggettivo rappresenta l'unica strada percorrebile al fine di tentare l'avvio di un processo evolutivo.
La nostra generazione sta vivendo in un mondo supportato da dinamiche patogene, la compulsioen estrema che ci induce alla costante insoddisfazione e che ci rende schiavi del possesso, del dominio ci ha fatto dimenticare chi è e che cos'è l'essere umano. Ci siamo dimenticati quanto sia importante relazionarci, rispettarci, amarci.
Abbiamo perso il valore del tempo, come se non ci appartenesse. Abbiamo dimenticato che l'altro siamo noi.
Abbiamo dimenticato il piacere della condivisione, piacere di gran lunga maggiore del mero possesso assoluto.
 
Possiamo, credo, sognare ancora ... di lavorare insieme, di partecipare insieme, di relazionarci insieme.
N.A.Di.R. da tempo lancia questo appello alle associazioni sensibili alle problematiche relative al sociale, ai cittadini che, pur nella loro individualità, sentono di essere parte di un tutto, a coloro che esprimono disagi psicofisici tali da non riuscire a tollerare nemmeno loro stessi, a coloro che credendo di difendersi dalle scelleratezze del mondo, si riunchiudono nel "bunker" della non conoscenza, ai colleghi medici e psicologi che troppo spesso, forse troppo impegnati, tendono invece a rinchiudersi nelle lobby accademiche dimenticando che la scienza è un divenire, è un confronto continuo e costante e che ... forse anche il contenitore associativo potrebbe rappresentare uno strumento medico e scientificamente adeguato per la cura e la prevenzione di alcune sindromi o franche patologie.
Dinanzi a ciò che appare innovativo il mondo accademico, soprattutto se si tratta di una innovazione metodica, tende ad osservare una diffidenza che, invece che rappresentare una buona difesa per la scientificità, si trasforma in cecità e questo poco si confà con il metodo scientifico stesso.
Qualcuno un giorno ci disse: "Certo è che voi con i vostri Pazienti avete una bella panoramica, avete a portata di mano
la crema del malessere sociale espresso" ... aveva ragione, forse proprio la professione che da tanti anni svolgiamo ci ha permesso di scegliere e non solo per noi quali singoli, ma quali parte di un tutto che si chiama Umanità.
Il nostro programma clinico ci ha portato a tentare di avvicinare al mondo i nostri Pazienti che, prede dell'omologazione e dell'imposto narcisismo, soggiacciono alla tempesta inondante e compulsiva di questa strana globalizzazione tanto neo-liberista, quanto disumanizzante.
Cerchiamo di indurre stimoli atti ad ampliare le conoscenze, per potere riempire quel vuoto psichico così suscettibile ad ogni manipolazione esterna da divenirne terreno fertile di distribuzione commerciale. I valori umani ? i bisogni primari ? il piacere di ampliare l'individuale sfera del sapere ? non pagano ... quindi non interessano il sistema, ma ... interessano l'uomo !!
 
Dal bisogno di indurre stimoli è nata l'idea del progetto autofinanziato "Salute & Informazione - Salute & Partecipazione", che stiamo portando avanti grazie alla collaborazione con Arcoiris Tv.
Siamo partiti dal Cineforum visionando e dibattendo films e documentari, poi abbiamo scoperto Arcoiris Tv che all'insegna della libera informazione dava l'opportunità alla gente di partecipare, di conoscere, di interagire: una tv fatta dalla gente per la gente! Sodalizio presto fatto: all'interno di N.A.Di.R. si è costituito il gruppo di lavoro "N.A.Di.R. informa" e coloro che prima "subivano" la notizia hanno cominciato a farla.
Si è rapidamente creata una rete informativa che sta coinvolgendo le maggiori realtà nell'ambito del volontariato e della solidarietà della nostra città (Bologna). Per riuscire a mantenere attiva questa rete, per continuare ad avere voce, per potere essere sempre informati su ciò che si muove sul nostro territorio abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti voi: protagonisti della storia, dell'attualità, del cambiamento!
 
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