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Assoc. Medica Disturbi di Relazione

"associazione a carattere socio-sanitario  destinata  alla cura e alla prevenzione dei Disturbi del Comportamento alimentare (anoressia, bulimia, obesità), inquadrabili nei Disturbi di Relazione, attraverso un'azione diretta sul territorio nazionale con allargamento nel Sud del Mondo attraverso missioni di interscambio "

 

 

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Minori di età non significa minori diritti

ARCI Circolo "Macondo" Milazzo
Minori di età non significa minori diritti.
Progetto "Ludobus dei diritti" legge 285/97


Convegno svoltosi a Milazzo (ME) il 25 febbraio 2006 con la presenza di:
Reinserimento ed integrazione
Pregiudizi & Diversità
alla base della difficoltà di reinserire e/o integrare
a cura di Luisa Barbieri
Parlare di PREGIUDIZI sembra facile, facile è capirne il significato razionale:
UN CARICO DI EMOZIONI PER LO PIU' NEGATIVE CHE NASCONO PRIMA DI OGNI VALUTAZIONE LONTANE DA ESPERIENZE DIRETTE
GIUDIZI nei confronti di persone e/o situazioni che per lo più trovano le loro radici nella INSODDISFAZIONE INDIVIDUALE o di GRUPPO
 
INSODDISFAZIONI derivanti per lo più da deprivazioni relative, ossia da vissuti non corrispondenti al reale
INSODDISFAZIONI
Rappresentano il frutto dell'immaginario sviluppato a difesa di sé e di ciò che viene percepito come proprietà al di là dell'oggettività
Immaginario spesso indotto e condotto da un sistema mediatico fuorviante e manipolativo, orientato verso la creazione guidata di un sistema omologato ed omologante lontanissimo dall'uomo e dalle sue necessità
La manipolazione mediatica
Una delle paure più profonde e difficili da contrastare che si annida in ciascuno di noi è di NON ESSERE ACCETTATI
L'essere umano è per definizione un essere sociale, ma guai se il prezzo da pagare per fare parte della società è la “morte” di noi stessi

 

La comunità umana va intesa come un insieme di esseri liberi che mettono insieme i loro pensieri, le loro capacità, le loro energie per costruire una società solidale

La conquista è: ESSERE ED ESPRIMERE SEMPLICEMENTE CIO' CHE SI E' al di là di ciò che si presuppone che gli altri o il sociale pretenda da noi
 
 
Le multinazionali
si stanno impadronendo dell'economia mondiale passando attraverso il condizionamento mediatico

Le Multinazionali sono imprese produttive o finanziarie che controllano altre società di nazionalità estera

Unite le multinazionali sono 65.000 e controllano 850.000 società.
Hanno alle loro dipendenze 63 milioni di persone che sono responsabili del 30% della produzione mondiale, che controllano il 70% del commercio internazionale
Confronto tra il fatturato di alcune multinazionali e il prodotto interno lordo di alcuni stati (2002)
 
Noi,prime vittime del denaro
La rovina del pianeta è strettamente collegata alla presa del potere da parte dei mercanti. Oggi i mercanti si presentano sotto le sembianze di imprese industriali, commerciali, banche e assicurazioni.
L'organizzazione economica trova l'essenza della sua filosofia nelle due idee che hanno sconvolto il mondo:
La ricchezza si fonda sul denaro
L'obiettivo è di ottenerne sempre di più in una corsa senza fine
Ai mercanti non interessa solo spingere il prezzo verso l'alto, interessa loro anche allargare le vendite
PIU' VENDE, PIU' GUADAGNA
Ecco perché la tendenza è orientata ad accrescere infinitamente la produzione in una spirale che non conosce limiti, ecco perché noi siamo presi d'assalto dalla pubblicità e siamo indotti, con ogni mezzo, a comprare sempre di più, sempre diverso
I mercanti si difendono dicendo che il loro fine è soddisfare i nostri bisogni, in realtà è una corsa al creare nuovi bisogni con il risultato di farci sentire dei perenni insoddisfatti
Ripensare il benessere
Ci siamo adagiati nell'abbondanza e l'idea di essere meno ricchi ci spaventa, nel nostro immaginario si affacciano fantasie di privazioni e di sofferenze.
È possibile vivere bene pur disponendo di meno ?
La risposta è SI', anzi, consumando di meno a volte si vive meglio!
Forse è giunto il momento di FERMARCI a riflettere sul
CONCETTO di BENESSERE :
il sistema materialistico nel quale viviamo consiste esclusivamente nel
POSSESSO di OGGETTI.
Noi non siamo bidoni aspiratutto, siamo creature che, oltre alle esigenze del corpo, hanno esigenze affettive, sociali, intellettuali, spirituali.
Solo se tutte queste esigenze sono soddisfatte in maniera armonica possiamo parlare di benessere

 

 

Rivoluzione degli stili di vita
Riscoprire la sobrietà
Riciclare e riparare
Usare invece di possedere
Raccorciare le distanze
Valorizzare l'autoproduzione

 

Rivoluzione della produzione
Produrre beni fatti per durare
Produrre su base locale
Coltivare in maniera biologica
Evitare produzioni inquinanti e pericolose
Limitare l'uso delle risorse non rinnovabili
Utilizzare per quanto possibile energia naturale
Valorizzare il lavoro umano

 

Rivoluzione dell'economia
Programmare
Garantire i bisogni fondamentali a tutti col contributo di tutti
Incoraggiare l'autoproduzione e lo scambio di lavoro su base locale
Regolamentare ed indirizzare l'attività delle imprese
Dividere equamente le risorse e gli spazi ambientali a livello mondiale
Regolamentare il commercio internazionale per garantire guadagni equi ai produttori
Un rapporto più distaccato
“L'atteggiamento del consumismo è quello dell'inghiottimento del mondo intero. Il consumatore è un eterno lattante che strilla per avere il poppatoio”(Eric Fromm)
Il modo più sintonico al nostro benessere è quello di riuscire a guardare alle cose per quello che sono:
DEI MEZZI PER SODDISFARE
I BISOGNI
 
 
Isola dell'avidità
Isola della solidarietà
 
 
Spese destinate agli armamenti: follia ??
Le “armi” veramente efficaci di cui tutti noi possiamo disporre per tentare di migliorare la condizione del Pianeta e della sua gente sono già in nostro possesso, basterebbe rendersene conto ed utilizzarle.

 

 

 

 

Queste sono le vere
“armi intelligenti”:
RAGIONE LIBERTA' AMORE FIDUCIA TOLLERANZA CONFRONTO DIALOGO CONDIVISIONE GENEROSITA'
 
La CONOSCENZA fornisce la possibilità a tutti noi di operare delle scelte in sintonia con ciò che noi siamo, ci svincola dal condizionamento, risveglia il nostro pensiero critico, abbatte il muro della paura della diversità, ci offre l'opportunità di acquisire la responsabilità di essere, volta alla conquista della libertà individuale e di gruppo
Il DIALOGO ci offre la possibilità di confrontarci, di condividere, di dissentire nel rispetto di noi stessi e dell'interlocutore, ci apre la porta della TOLLERANZA quale espressione di libertà
La possibilità di offrire e di usufruire di ALTERNATIVE permette ad ognuno di noi di operare scelte il più possibile vicine al nostro benessere
La mancanza di COGNIZIONI, VERIFICHE o CONFRONTI ci fanno scivolare nella trappola dei PREGIUDIZI orientandoci a formulare solamente sterili sentenze di accusa aprendo ostilità nei confronti di ciò che percepiamo DIVERSO
OSTILITA' sostenuta dalla PAURA
paura della DIVERSITA'
…ma la diversità è ricchezza, è evoluzione, solo incontrando la diversità si può pensare di tendere alla conquista della LIBERTA'
… ma… questo nostro contesto sociale vuole perseguire davvero
la libertà o … sta perseguendo un obiettivo di schiavitù ?
Ci hanno esonerati dall'esperienza diretta permettendoci solo di rapportarci alla rappresentazione degli eventi, ma … da chi e come questi eventi ci vengono rappresentati ?
Il sistema mediatico filtra ogni situazione, la modifica a suo piacimento ed induce un giudizio globale omologato determinato da una sequela di comportamenti a risposta, comportamenti che pongono le loro basi sulla virtualità e sulla manipolazione
È questo ciò che vogliamo ?
Ognuno di noi rappresenta ciò che, nell'ambito di una sorta di monologo collettivo, l'esperienza della comunicazione globale induce senza alcuna possibilità di formulare valutazioni e giudizi sull'onda della nostra personalità e
… della nostra esperienza diretta
Siamo preda del CROLLO della COMUNICAZIONE UMANA che è naturalmente caratterizzata da contraddizioni, emozioni, verità e bugie, perdendo in questo modo la responsabilità individuale identificabile nel parlare a proprio nome
È la ricerca dell'ESPERIENZA DIRETTA la via per riscoprire il valore intrinseco di ognuno di noi inserito nell'intreccio relazionale del sociale
 
 
La globalizzazione così come è attualmente concepita, non è altro che imposizione e sfruttamento economico supportata dal concetto di esclusività socio-culturale da parte del mondo ricco
Il sistema globale da un lato ha determinato l'allargamento del numero di relazioni interpersonali, dall'altro ne ha ridotto il loro valore intrinseco assoluto, spersonalizzando gli interlocutori
È aumentato il numero delle reciproche dipendenze sempre e comunque in funzione di un solo obiettivo globale: il profitto a tutti i costi!
OGNI NOSTRO AGIRE è RELATIVO ALL'UTILITA' CHE NE RICAVA IL SISTEMA
Quanto ci appartiene l'agire finalizzato alla prestazione oggettiva imposta ?
L'individuo per affermarsi si trova costretto a limitarsi ad una sola tipologia di prestazioni relative a ciò che il sistema pretende
Il sistema, dal canto suo, fissa e rende oggettiva l'azione sociale complessiva ed è solo da quella che ognuno di noi è autorizzato ad esprimersi
Una sorta di normalità imposta e finalizzata
 
LIBERTA'
La LIBERTA' ha perso la sua connotazione originale:
CONQUISTA DELL'INDIPENDENZA INTERIORE
Il concetto di libertà si è trasformato in :
NON-DIPENDENZA
Non siamo più gli attori protagonisti della nostra esistenza, ma lo sono gli intrecci delle nostre prestazioni in funzione degli scopi prioritari imposti
La relazione interpersonale evita, come naturale conseguenza:
il contatto
l'intimità
l'emotività
Consegue la rinuncia alla nostra riservatezza con enormi difficoltà nel riconoscimento del nostro stesso corredo emotivo.
La mia esperienza clinica nell'ambito dei Disturbi di Relazione mi suggerisce quotidianamente come questo intrecciarsi di relazioni fittizie determini l'insorgenza di disagi sino a franche patologie a carattere autodistruttivo
L'autodistruttività è sostenuta dall'aggressività non espressa, coartata, ma presente ed esaltata dalla forzosa chiusura cui il soggetto viene sottoposto
 
Riducendosi lo spazio espressivo, aumenta il ripiegamento su di se con conseguenti ripercussioni emotive quando la funzione che all'individuo spetta come membro impersonale dell'organismo sociale entra in collisione con quello che l'individuo aspira ad essere
La schiavitù tecnologico crea

conflitto interiore, blocco emotivo, aggressività, paura

 

Salute & informazione
N.A.Di.R. in collaborazione con Arcoiris Tv sta cercando di allargare il panorama informativo proponendo un largo ventaglio di stimoli atti a fare informazione pulita da ogni manipolazione ed orientata a fornire materiale cognitivo atto a risvegliare il pensiero critico con conseguente acquisizione della possibilità di
scegliere autonomamente
Gli stimoli proposti attraverso l'utilizzo delle immagini vengono sempre forniti nel totale rispetto del singolo, della cultura di appartenenza ad integrazione ed arricchimento del singolo e del gruppo
L'incontro con la diversità, attraverso la conoscenza, abbatte il muro della paura pregiudizievole e responsabile dell'insorgenza del malessere espresso
Viene data la parola alle realtà che lavorano nel e per il sociale dando voce autonoma alla gente, creando una grande rete interattiva e consapevole del grande potere che una società civile e ben organizzata può esprimere. Si avvia così quel processo di individuazione consapevole sempre più lontano a causa dell'omologazione globale
Liberamente tratto da:
“Ai figli del pianeta”- scelte per un futuro vivibile – Centro per un nuovo modello di sviluppo(EMI ; 2001)

 

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