Roberto Zappaterra: una storia incredibile!
Campagna a favore della salvaguardia dei diritti umani sostenuta da N.A.Di.R.
a cura di Luisa Barbieri
Roberto Zappatera, autista di ambulanze, è stato arrestato il 24 Febbraio 2006 al porto di Igoumenitsa (Grecia), dove si stava imbarcando per tornare in Italia dopo un periodo di vacanza. Durante questo periodo aveva raccolto alcuni frammenti e cocci di vasi antichi che intendeva riportare a casa come ricordo per la fidanzata e gli amici. Gli è stata contestata l'accusa di furto a scopo di ricettazione e vendita. Rischia dai 2 ai 10 anni. Inoltre nel camper su cui viaggiava sono state trovate apparecchiature fotografiche e materiale elettronico che Roberto, come appassionato, aggiustava ed utilizzava durante le sue vacanze. Tutto questo è stato messo in relazione con l'accusa.
Dal 9 marzo 2006, dopo aver cambiato quattro prigioni, si trova nel carcere di Anfissa subendo tutte le restrizioni ed il trattamento riservato a spacciatori, ladri ed assassini con cui condivide la prigionia (leggi il Diario). Ad oggi gli è stata negata la libertà su cauzione in attesa del processo la cui data, secondo l'autorità Ellenica, è indefinibile ed anche sull'esito del secondo ricorso gli avvocati si dicono pessimisti.
E' importante sottolineare che un fatto analogo (ma sembra che ne avvengano diversi), ha coinvolto anche due turisti tedeschi pochi mesi fa che sono stati rilasciati dopo due giorni di fermo ed il pagamento di 2.500 euro di cauzione.
Alla data di oggi : 22 aprile 2006 si trova ancora in custodia preventiva in un carcere di sicurezza in attesa del processo. Di nascosto ci consegna le sue impressioni sul carcere scritte su foglietti di carta. Roberto, colpevole di aver commesso un ingenuità ed una leggerezza è pronto ad affrontare il processo, ma chiediamo che non debba essere detenuto fino a quel momento e che possa godere almeno della libertà su cauzione.
Roberto Zappaterra è incensurato, lavora nell'ospedale del suo paese e svolge da anni attività di volontariato con i disabili. per richiederne la scarcerazione si sono esposte già moltissime persone fra cui il Sindaco di Castelnuovo (RE) che ha anche inviato una nota al Presidente Ciampi.
Turista italiano in carcere da 40 giorni in Grecia
Mi chiamo Zappaterra Roberto, sono un cittadino italiano, fino ad oggi incensurato. Sono detenuto nel carcere di Amfisa in Grecia perché accusato di essere un trafficante di materiale archeologico. Volevo solo portare in Italia come ricordo, alla fine di una vacanza, alcuni cocci di terracotta di cui non ne conosco neanche il valore.
Dal 23 febbraio, giorno dell'arresto a Igoumenitsa, sono stato rinchiuso in cinque prigioni con celle spesso prive di ogni norma igienica, costretto a dormire su coperte indecenti, andando in bagno sempre accompagnato ed ammanettato. Condividendo le celle con trafficanti, ladri ed assassini.
Tutto questo nella più assoluta mancanza di rispetto e subendo continue umiliazioni.
Dall'inizio di questa storia ho avuto solo una volta, e per pochi minuti, la possibilità di difendermi davanti ad un traduttore improvvisato e senza la possibilità di leggere i verbali nella mia lingua.
Oggi non conosco per quanto durerà la mia carcerazione preventiva ne' quando ci sarà il processo, perché nessuno si preoccupa di farmelo sapere. La prima richiesta di uscita su cauzione e' stata respinta e sono pessimista anche sull'esito della seconda.
Ho capito di avere commesso uno sbaglio ed un ingenuità ,ma non credo che sia uno errore che meriti quanto sto passando. Chiedo solo di poter uscire su cauzione per poter dimostrare che non sono la persona che le Istituzioni greche, che mi hanno rinchiuso qui dentro, credono che io sia.
Zappaterra Roberto
carcere di Amfissa, 25 marzo 2006


Roberto Zappaterra libero:
ci rilascia un'intervista
N.A.Di.R. informa: finalmente Roberto è tornato a casa, libero su cauzione. Ci ha rilasciato un'intervista nel corso della quale ci ha raccontato la sua avventura. Le emozioni sono tante e fatica ancora ad esprimerle: forse non si rende conto sino in fondo di essere libero. I ringraziamenti per la partecipazione di tutti noi alla sua vicenda si mischiano alla commozione, commozione che non può non coinvolgerci ancora una volta
Souvenir dalla Grecia
N.A.Di.R. informa : l'incredibile storia di Roberto Zappaterra arrestato per furto a scopo di ricettazione e vendita di materiale archeologico il 24 febbraio 2006 in Grecia dopo una vacanza nel corso della quale aveva raccolto alcuni frammenti e cocci di vasi antichi. I terribili mesi trascorsi in carcere in condizioni disumane, la terribile sensazione di essere vissuto come un delinquente abituale, le paure, le ingiustizie subite, la solidarietà degli amici e di tutti coloro che hanno compreso l'assurdità e l'atrocità della storia che Roberto stava vivendo sono raccolti nel filmato.
Visita il sito: www.robertozappaterra.com
Un giorno ho conosciuto Zappa….
Vedevo da tempo questo ragazzone, perennemente cinto da una bandana colorata e dallo sguardo un po' allampanato, vivere su di un camper obsoleto rosso e bianco, in sosta la notte poco distante da casa mia.
Strano modo di vivere, pensavo, in una zona classica dell'Appennino dove normalmente si vive e si muore nei bar.
Ma questo strano elemento non frequentava locali e rimaneva discretamente al di fuori dalla massa “paesanotta”.
La vita porta a sorprese a volte amare e così sul finire del 2001 mi sono rotto la schiena in un incidente alpinistico.
Dopo un medio/lungo calvario sono tornato a casa con due ruote sotto il culo per il resto dei miei giorni ed una vescica neurologica da imparare a gestire.
Torno allo sport comperando subito una endy bike, poi mia cognata mi dice che quello strano individuo che viveva ancora in camper è istruttore di subacquea per disabili e che se ne ho voglia mi insegnerebbe volentieri.
Non perdo tempo e lo incontro un giorno io sul mio velocipede e lui su quel sgangherato camper.
Se qualcuno avesse seguito le poche parole che ci siamo scambiati si sarebbe certamente chiesto chi dei due fosse meno nella norma, del tipo: “ Ciao sono Gabriele mi hanno detto che insegni ad andare sott'acqua ai disabili “
“ Veramente ho questa specializzazione da poco tempo e cercavo una cavia”
“ O.k. l'hai trovata, quanto mi costerà il tutto?”
“ Nulla ho sempre insegnato per passione”
“Quando cominciamo?”……
E con questo impegno nasce anche un amicizia.
Mi fa iniziare con la piscina, andiamo insieme a comperare l'attrezzatura, e via verso Bonassola ma ormai fa freddo e dobbiamo rimandare le prossime immersioni alla primavera seguente.
Così si riprendono le trasferte giornaliere e durante il viaggio si parla di tutto, con le persone con le quali sei subito in sintonia è un piacere parlare, di viaggi, di motori, di subacquea, di alpinismo, di disabilità, di passere ma soprattutto di cazzate che facciano stare sereni.
E dopo l'immersione, delle quali devo ringraziare Robby per avermi insegnato di un “universo” dove non esistono barriere architettoniche ma solo silenzi ed acquaticità, ci sono anche le cenette di pesce al mare che non fanno mai male ma consolidano un amicizia nata tra due “originali”.
Raggiungo così il primo brevetto Open e l'estate seguente quello che mi permette di scendere oltre i 18 metri, accompagno Zappa vicino a Firenze per ritirare il nuovo camper col quale vuole andare subito in ferie, prima a trovare dei parenti, poi in Grecia dove è già stato l'anno precedente e della quale è rimasto entusiasta.
Rimaniamo così d'accordo che appena rientra partiamo per una settimana sul Mar Rosso per fare delle immersioni in un mare a detta di tutti cristallino.
Fatto sta che io Robby lo devo ancora rivedere, è riuscito una sola volta a telefonarmi dal carcere abbiamo sparato cazzate per sentirci come se non fosse successo nulla………..
Gabriele Colombani
Liberiamo Roberto
Ciao,
mi chiamo Silvia, insieme a Robbi e ai suoi fratelli stiamo vivendo questa assurda avventura.
La qualità personale che caratterizza Roberto è la sua continua ricerca, ricerca di libertà, giustizia, pace.
Quindi questa vicenda lo ha colpito nel suo bene più grosso la libertà, sarebbe come vietare la corsa ad un podista.
Roberto sa di aver commesso un errore, è pronto a pagare per questo ma, come noi, chiede che la pena sia proporzionata al danno causato.
E' un uomo buono che ama la natura in tutte le sue espressioni, ha passione per la fotografia, le videoriprese e l'osservazione subacquea.
Le sue passioni lo hanno portato a specializzarsi nell'insegnamento del nuoto e della subacquea a ragazzi con difficoltà motorie.
Il suo gruppo lo sta aspettando per continuare le lezioni in piscina e uscire in mare.
Ciao Robbi un abbraccio e a presto, Silvia
Comunicato stampa presidente Ciampi sul caso Zappaterra
(Castelnovo Monti, 20 aprile 2006) E' arrivata questa mattina al Sindaco Gianluca Marconi la risposta alla lettera inviata ormai alcune settimane fa al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi sul caso del sub castelnovese Roberto Zappaterra, detenuto in carcere in Grecia dal 24 febbraio per aver raccolto nel corso di immersioni subacquee alcuni frammenti vi antichi vasi greci. A rispondere è stato il Direttore Generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del Ministero degli Affari Esteri, Adriano Benedetti. Scrive Benedetti: “Gentile Sindaco Marconi, rispondo all'istanza da Lei rivolta al Capo dello Stato il 15 marzo e relativa al Signor Roberto Zappaterra, detenuto in Grecia nel carcere di Amfissa. Devo purtroppo informarLa che il competente Tribunale di Igoumenitsa ha confermato per il Signor Zappaterra il regime di carcerazione preventiva motivando tale decisione con il sospetto che il connazionale possa altrimenti rendersi contumace nel prossimo dibattito processuale. Il provvedimento di carcerazione adottato dalla Corte, che ai sensi della legislazione greca può avere una durata non superiore ai diciotto mesi, è soggetto a revisione ogni sei mesi.
Le assicuro che il caso del Signor Zappaterra continua comunque ad essere seguito con la massima attenzione da questo Ministero e dal Consolato Generale ad Atene, che si mantiene in costante contatto con i familiari e con il legale del connazionale. Al momento si sta anche valutando la possibilità di presentare una nuova istanza di scarcerazione. Nell'auspicio che la vicenda giudiziaria possa evolvere in senso favorevole al Signor Zappaterra Le invio il più cordiale saluto”.
Afferma Marconi: “Ci fa piacere che il Ministero degli Affari Esteri stia seguendo da vicino la questione: anche da parte nostra prosegue l'impegno diretto in azioni di sensibilizzazione sul caso di Roberto Zappaterra. Siamo in contatto con il Consolato, ed anche con associazioni umanitarie come la Croce Rossa e Amnesty International che sono al lavoro per la tutela dei diritti del nostro concittadino. Certo non è molto consolante sapere che la carcerazione preventiva in Grecia può durare fino a 18 mesi: Zappaterra ha già sulle spalle quasi due mesi di carcere, che appaiono una punizione non commisurata all'errore che ha commesso e che lui stesso tra l'altro ammette. A questo punto auspichiamo che la data del processo sia fissata al più presto”.
ROBERTO RINGRAZIA DAL CARCERE
Con queste poche righe vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che (anche solo chiedendomi come sto), mi sono vicini e cercano, come me, di capirci qualcosa da questa assurda ed incredibile vicenda. Se un giorno mi avessero detto: "tu finirai in galera in Grecia", mi sarei fatto una grossa risata. Ed invece eccomi qui. In una prigione di un paese della Grecia che non so neanche dove sia; circondato da trafficanti, assassini, truffatori. Praticamente sono di proprietà di un Governo che prima mi chiede perché ho fatto una certa cosa, poi non mi crede e infine non mi ascolta quando invoco spiegazioni. E questa e' la parte più dura che si somma a tutte le umiliazioni che devo subire ogni giorno.
Vorrei poter trasmettere le sensazioni che provo, ma sono talmente forti, profonde e personali che per quanto mi sforzi non riesco neanche a scriverle. Se il rischio non fosse l'annientamento completo della persona dentro ad un carcere, sono sensazioni che bisognerebbe provare. Questo paese (ma e' forse sarebbe la stessa cosa in Italia), mi vuole insegnare che trafficare in materiale archeologico e' sbagliato. La differenza e' che non sono un trafficante, ma dal 23 febbraio mi trattano come tale.
Questa vicenda mi sta dando modo di vedere una solidarietà anche da parte di persone che non mi sarei mai aspettato. In questo momento vorrei stringere la mano e guardare negli occhi ognuno di Voi. Ovviamente la voglia di uscire e' tanta; i motivi sono vari tra cui il poter concretizzare le idee e i progetti con i disabili , il poter raccontare tutto ciò che ho vissuto.
Vedendola in modo positivo potrei anche pensare che più rimango qui e più cose avrò da raccontare! Ma, come si dice, "quando la fatica supera il gusto forse e' ora di smettere". In certi momenti mi viene in mente il titolo di un libro di Bruce Chatwin: "Che ci faccio qui?". Penso che la risposta (perché ci deve essere una risposta non posso credere il contrario), arriverà con il tempo. Speriamo presto.
A volte penso che io nella vita sono nato due volte: nell'ottobre del 1961 e la seconda volta nel 1999 quando ho deciso di vivere nel camper. Può darsi che alla fine di questa storia nasca un nuovo Roberto Come diceva Troisi : "ricomincio da tre" (dopo però basta) .
Ho saputo che alcune persone hanno espresso giudizi molto negativi su quanto sta succedendo e che, in fondo "me la sono cercata". In un certo senso hanno ragione ma sono persone che in fondo non sanno niente di me e che quindi sarebbe anche sprecato rispondergli. A queste persone consiglo solo di guardare un po' oltre il proprio naso prima di emettere giudizi su fatti e persone che non conoscono.
E' invece importante ringraziare tutti coloro che mi sono vicini e non riuscirei a nominarli tutti. Vorrei ringraziare il Sindaco di Castelnovo Dott. Marconi e la Giunta comunale al completo, il Senatore Giovannelli, i colleghi di lavoro (reparti e uffici), gli amici di Castelnovo, di Bologna , i ragazzi di Arcoiris e tutti coloro che pur non conoscendomi mi stanno dimostrando il loro affetto. Vorrei ringraziare i miei fratelli Danilo e Corrado inoltre Silvia e Gabri.
Grazie ancora e, spero, a presto. Roberto Zappaterra
Il caso: Roberto Zappaterra. Turista italiano in carcere da 40 giorni in Grecia
N.A.Di.R. informa : 7 aprile 2006 - Conferenza stampa: Caso Roberto Zappaterra ”Mi chiamo Zappaterra Roberto, sono un cittadino italiano, fino ad oggi incensurato. Sono detenuto nel carcere di Amfisa in Grecia perché accusato di essere un trafficante di materiale archeologico. Volevo solo portare in Italia come ricordo …”
(leggi la lettera)
Intervengono: Danilo Zappaterra e Avv. Davide Bicocchi
Roberto Zappaterra: un caso di violazione dei diritti umani ?
N.A.Di.R. informa: Roberto Zappaterra è stato arrestato il 24 febbraio 2006 al porto di Igoumenitsa (Grecia) ove si stava imbarcando per l'Italia dopo avere trascorso una vacanza.
Nel corso di un'immersione aveva raccolto alcuni frammenti di materiale considerato antico mosso dalla ingenuità del turista che, attratto dai cocci e senza pensare affatto alla possibilità di trafugare materiale considerato di valore archeologico, voleva portare qualche ricordo agli amici e alla fidanzata.
Gli è stata contestata l'accusa di esportazione di reperti archeologici e...dopo 2 mesi rimane in attesa di giudizio rinchiuso in carcere ad Anfissa (circa 200 Km. da Atene) in condizioni disumane, considerato alla stregua di un pericoloso criminale.
In questi due mesi Roberto ha perso circa 10 chili di peso, si sente umiliato dalla condizione nella quale è costretto a vivere, riconosce di avere commesso un "crimine", pur senza rendersene minimamente conto, chiede solamente di essere sottoposto a regolare processo per “pagare” il suo debito con la giustizia greca, ma … a tutt'oggi sembra che i tempi non siano maturi e lui rimane un detenuto in attesa di giudizio. La domanda che tutti noi ci stiamo ponendo è: non è questa violazione dei diritti dell'uomo ? non sarebbe forse il caso che le autorità si ponessero nella condizione di farsi carico di questo cittadino italiano sottoposto a maltrattamenti e verificassero se sono stati rispettati i sacrosanti diritti dell'uomo ?
Si propongono alcune testimonianze di chi Roberto lo conosce bene: Gian Luca Marconi (il Sindaco del Comune ove risiede - Castenovo né Monti – R.E.), i suoi colleghi di lavoro, la sua fidanzata Silvia, l'amico Gabriele che dopo avere subito un grave incidente ed avere riportato lesioni si trova ora su di una sedia a rotelle, ma che , grazie a Roberto, ha riscoperto il piacere di muoversi in acqua al pari di chi ha ancora l'uso delle gambe. Vi invitiamo a leggere nella sezione "lettere ad Arcoiris" le testimonianze scritte di Roberto , Silvia e Gabriele .
Visita il sito: www.robertozappaterra.com
Testimonianza di Roberto dal carcere di Anfissa
N.A.Di.R. informa: "Se un giorno mi avessero detto: "tu finirai in galera in Grecia", mi sarei fatto una grossa risata. Ed invece eccomi qui.
In una prigione di un paese della Grecia che non so neanche dove sia; circondato da trafficanti, assassini, truffatori. Praticamente sono di proprieta' di un Governo che prima mi chiede perche' ho fatto una certa cosa, poi non mi crede e infine non mi ascolta quando invoco spiegazioni..."
Un giorno ho conosciuto Zappa..
N.A.Di.R. informa: ...e dopo l'immersione, delle quali devo ringraziare Robby per avermi insegnato di un "universo" dove non esistono barriere architettoniche ma solo silenzi ed acquaticità,
...fatto sta che io Robby lo devo ancora rivedere, è riuscito una sola volta a telefonarmi dal carcere abbiamo sparato cazzate per sentirci come se non fosse successo nulla...
"per loro è solo uno dei tanti in carcere, per noi è un amico di cui abbiamo bisogno" - Gabriele
Sent: Monday, May 08, 2006 4:11 PM
Subject: Roberto Zappaterra libero da domani!
Roberto libero da domani !
Andata a buon fine la terza richiesta di rilascio di Zappaterra Roberto, dal 23 febbraio scorso detenuto in un carcere della Grecia, il pubblico ministero Ellenico non ha opposto alcuna obiezione sulla domanda di rilascio su cauzione. Roberto lascerà il carcere di Anfissa domani e dovrebbe rientrare in Italia per dopodomani.
Non finiremo mai di ringraziare tutti coloro che in un modo o nell'altro hanno seguito la vicenda, chi si è dato da fare per divulgare la cosa, o chi semplicemente si è interessato a quello che stava succedendo a un suo connazionale. Pur non potendo contare sulle autorità Italiane che della cosa si sono dimostrate quasi del tutto indifferenti, abbiamo potuto constatare invece un grandissimo interesse da parte di persone che si sono prese davvero a cuore la vicenda.
In attesa che Roberto giunga finalmente sul suolo Italiano e possa scrivervi lui direttamente, da parte di Danilo, Corrado, Silvia e soprattutto da parte di Robby ancora grazie a tutti
