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Ancona 20-21 aprile 2007
IL DIRITTO AL FUTURO
Quale speranza per i giovani in Africa
Incontro-Convegno dedicato a Yaguine e Fodé, i due ragazzi della Guinea trovati morti nel luglio 1999 sul carrello di un aereo a Bruxelles.
Quest'anno ricorrono 10 anni di attività di "Chiama l'Africa". Il Convegno internazionale si terrà sepre ad Ancona nel mese di ottobre. Il tema scelto, a vent'anni dall'assassinio di Thomas Sankara, sarà: "L'Africa in piedi. Hanno avuto il coraggio di osare". Durante il ocnvegno ricorderemo, attraverso laparola di testimoni e studiosi africani quelle persoen come Sankara, Lumumba, Nyerere, Nkruma, Keniatta, Cabral, che hanno speso la loro vita osando di costruire un'Africa in piedi. Non vogliamo tuttavia abbandonare la tradizioen degli incontri primaverili. Nasce in questo contesto la proposta di questo incontro sul diritto al futuro e ai giovani africani.
PROGRAMMA:
20 aprile '07
Concerto di Pape Kanouté e i Mande
21 aprile '07
Relatori:
Helene Yinda (Camerun) – “Diritto al futuro e speranza in Africa. Lettura sociologica e teologica”
Patrick Atohoon (Benin) – “Ragazzi e giovani africani. Difficoltà, dubbi, speranze”
Pierre Kabeza (RDC – Bukavu) – „Diritto al lavoro e diritti dei lavoratori. Agli albori del sindacato”
Colette Kitoga (RDC – Kinshasa) – Il diritto alla salute soprattutto per i bambini”
Don Franco Monterubbianesi – Comunità di Capodarco – presenta l'esperienza di bambini lavoratori
Moderatore:
Eugenio Melandri – Coordinatore nazionale di Chiama l'Africa
La giornata ha trovato la sua naturale conclusione in una tavola rotonda che ha previsto testimonianze di giovani africani di diversi paesi
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Lettera di Yaguine e Fodé
Nel luglio del 1999 Yaguine e Fodé viaggiano, nascosti nel vano del carrello di un aereo, da Conakry a Bruxelles.
Di loro ci resta una lettera indirizzata alle “ loro eccellenze i signori membri e responsabili dell'Europa ”.
Il 28 luglio 1999 Yaguine Koïta, 15 anni, e Fodé Tounkara, 14 anni, hanno viaggiato da Conakry, la capitale della Guinea a Bruxelles, nascosti nel vano del carrello di atterraggio di un Airbus A 330-300 della compagnia belga Sabena. Vestiti con diverse paia di pantaloni infilati l'uno sull'altro, maglioni, giacca e cappelli, ma con dei semplici sandali ai piedi, sono scivolati sotto l'ala nel piccolo vano delle ruote il viaggio si è concluso tragicamente: Yaguine e Fodé sono morti. Di freddo, sicuramente: all'altitudine di crociera di un aereo, la temperatura oscilla tra i –50 e i –55 gradi. O forse di anossia, e cioè a causa del calo di ossigeno distribuito dal sangue nei tessuti, provocato dall'assenza di pressurizzazione in questa parte dell'apparecchio. I corpi sono stati ritrovati all'aeroporto di Bruxelles solo qualche giorno dopo. Oggi di loro resta solo una lettera custodita nella tasca di uno dei due ragazzi, indirizzata alle “loro eccellenze i signori membri e responsabili dell'Europa”.
“Loro Eccellenza i signori membri e responsabili dell'Europa. Abbiamo l'onorevole piacere e la grande fiducia di scrivervi questa lettera per parlarvi dello scopo del nostro viaggio e della sofferenza dei bambini e giovani dell'Africa. Ma prima di tutto, vi presentiamo i nostri saluti più squisiti, adorabili e rispettosi. A tal fine, siate il nostro sostegno e il nostro aiuto, siatelo per noi in africa, voi ai quali bisogna chiedere soccorso: ve ne supplichiamo per l'amore del vostro bel continente, per i vostri figli che voi amate come la vita. Inoltre per l'amore e l'amicizia del nostro creatore Dio onnipotente che vi ha dato tutte le buone esperienze, la ricchezza e il potere per costruire e organizzare bene il vostro continente e farlo diventare il più bello e ammirevole tra gli altri.
Signori membri e responsabili dell'Europa, è alla vostra generosità ed alla vostra gentilezza che noi gridiamo aiuto in Africa.
Aiutateci, soffriamo enormemente in Africa, aiutateci, abbiamo dei problemi e i bambini non hanno diritti. Al livello dei problemi abbiamo: la guerra, la malattia, il cibo, eccetera. Quanto hai diritti dei bambini, in Africa, e soprattutto in Guinea, abbiamo molte scuole ma una grande mancanza di istruzione e di insegnamento, salvo nelle scuole private dove si può avere una buona istruzione e un buon insegnamento, ma ci vogliono molti soldi, e i nostri genitori sono poveri. È poi non abbiamo scuole di sport come il calcio, il basket, il tennis, eccetera. Dunque, in questo caso noi africani, e soprattutto noi bambini e giovani africani, vi chiediamo di fare una grande organizzazione utile per l'Africa, perché progredisca. Dunque se vedete che ci sacrifichiamo e rischiamo la vita, è perché soffriamo troppo in Africa e abbiamo bisogno di voi per lottare contro la povertà e mettere fine alla guerra in Africa. Ciò nonostante noi vogliamo studiare, e noi vi chiediamo di aiutarci a studiare per essere come voi in Africa. Infine: vi supplichiamo di scusarci moltissimo per aver osato scrivervi questa lettera in quanto voi siete degli adulti a cui noi dobbiamo molto rispetto.
E non dimenticate che è con voi che noi dobbiamo lamentare le debolezze della nostra forza in Africa”.
(Scritto da due bambini guineani)
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