
N.A.Di.R. informa : il 6 agosto 2007 a Vidiciatico – Lizzano in Belvedere (Bo) c/o il Cinema-teatro La Pergola nel contesto delle manifestazioni Il verde chiama il Noir abbiamo assistito alla presentazione sapientemente condotta da Lucia Castelli con l'ausilio del Partigiano Checcho, al secolo Francesco Berti Arnoaldi Veli , del nuovo libro di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli Tango e gli altri .
Un libro in risposta, come dice Guccini , all'ondata di revisionismo storico che vuole colpire la memoria storica del nostro Paese: Ci ha infastidito il revisionismo serpeggiante e da lì abbiamo deciso di scrivere un giallo ambientato sui nostri Appennini affrontando il tema della Resistenza partigiana … per potere dire la nostra! Non avevamo cose da chiarire, non abbiamo addolcito la pillola perché, comunque sono stati tempi terribili. Ci piace scrivere libri gialli e … come in tutti i gialli c'è un omicidio che alla fine verrà svelato. Quando Loriano ed io scriviamo gialli abbandoniamo la nostra veste di pacifisti e diventiamo dei feroci assassini … in questo libro però … non abbiamo ucciso dei bambini!!
E' nato, così il giallo appenninico , come lo chiamano loro, calandolo nella realtà del territorio bolognese, della nostra storia, della nostra resistenza. Il romanzo giallo come strumento di memoria, come strumento per raccontarci, per raccontare ciò che eravamo.
Gli autori hanno usato materiale raccontando la vita vista da lontano nel tempo con quella simpatia senza la quale, come diceva Benedetto Croce : non si fa storia se… non si ha simpatia per il soggetto che ti appresti a studiare . La simpatia che non esclude, anzi, enfatizza la narrazione attenta alla complessità del fenomeno esistenziale.
Realizzato da Arcoiris Bologna |
 
N.A.Di.R. informa: propone la presentazione del libro di Brunetto Salvarani (teologo e giornalista – Diettore di “CEM Mondialità” e della collana della EMI “Parole delle fedi” – da anni impegnato nel dialogo interreligioso) e di Odoardo Semellini (operatore culturale c/o il Comune di Carpi, esperto di fumetti e cantautori) “Di questa cosa che chiami vita” – Il mondo di Francesco Guccini (Ed. Il Margine). Una sorta di piccola e lussureggiante enciclopedia gucciniana, “la più fedele biografia che mi riguardi” sono le parole di Francesco Guccini che ha accolto la presentazione presso il Mulino Guccini a Pàvana in un'atmosfera intima e carica della sua stessa essenza. Il mondo di Guccini, uno dei più imponenti cantautori del panorama musicale italiano, oltre che ottimo scrittore di noir, è un mondo vasto, multiforme, sorprendente, un mondo che ha rappresentato una sorta di modello ideale di riferimento per svariate generazioni. Il libro di Salvarani e Semellini intraprende un viaggio emozionante entrando nelle parole chiave della produzione musicale e letteraria dell'autore di “Dio è morto”, “Auschwitz”, “La locomotiva” ... da Anarchia a Dio, da Donne a Gatti, da Morte a Tempo, da Notte a Radici.
Produzione: Arcoiris Bologna
informazioni: www.il-margine.it |