N.A.Di.R. informa segnala_presentazione
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Genova 2001
N.A.Di.R. informa : vengono proposte immagini inedite gentilmente concessaci a titolo gratuito dal regista-reporter Claudio Coronati che ci mostra, attraverso i suoi occhi, i fatti accaduti a Genova il 21 luglio 2001 durante la manifestazione che ha accompagnato il G8.
Una manifestazione di pacifica protesta nei confronti di coloro che tramano il Pianeta senza, a quanto pare, tenere in considerazione chi del Pianeta fa parte! Una pacifica manifestazione di protesta che si è trasformata in un incubo. Le immagini da Coronati sino ad oggi sono state visionate solamente a Cuba.
30 Ottobre 2007
La questione del G8 di Genova
Ho visto parecchi commenti sul mio blog, di cui molti negativi, sul fatto che Italia dei Valori non abbia dato il suo consenso alla Commissione d'inchiesta parlamentare per valutare i fatti del G8 di Genova del 2001.
Una premessa: siamo favorevoli ad una Commissione d'inchiesta su questo tema ma a condizione che si indaghi su tutti i fatti. Le questioni sono due: i comportamenti dei manifestanti e quelli della Polizia.
I no-global hanno sfilato per manifestare contro i potenti della Terra esercitando, legittimamente, un loro diritto . Alcuni, però, non si sono limitati a manifestare: hanno sfasciato vetrine, hanno incendiato macchine, hanno aggredito le forze dell'ordine. Una frangia di essi, quindi, ha commesso dei reati gravissimi per la quale la Procura della Repubblica e i giudici stanno procedendo, anzi hanno chiesto svariati anni di carcere. I fatti sono già accertati .
Cosi come è accertato, purtroppo e sotto certi aspetti ancora più grave, il fatto che le forze dell'ordine, per scoprire i colpevoli, non hanno fatto un'indagine di polizia giudiziaria nell'immediatezza, ma hanno rinchiuso alcune persone in una caserma e le hanno malmenate, provocando lesioni, comportandosi peggio degli altri .
Questa è una brutta pagina che merita un approfondimento innanzitutto in sede giudiziaria, e i giudici se ne stanno occupando: anche i poliziotti che sono accusati di aver commesso quei reati sono stati rinviati a giudizio.
Oggi, in Parlamento, cosa si voleva fare? Una commissione d'inchiesta limitatamente ai comportamenti della Polizia. Che Commissione d'inchiesta è questa?
Un'inchiesta sui fatti del G8 deve essere fatta tenendo conto dei comportamenti di tutti coloro che erano parti in causa; degli errori, degli abusi, delle omissioni e delle violenze commesse da tutti . Allora si può ricostruire una pagina di Storia secondo verità.
Ecco perché noi dell'Italia dei Valori non possiamo consentire che una commissione nasca con il fine di indagare solo su una parte dei fatti.
Ciò che abbiamo proposto è una Commissione d'inchiesta sugli abusi del diritto di manifestazione da parte di alcuni manifestanti - non di tutti perché vanno rispettati quelli che hanno rispettato la legge -, e di alcuni poliziotti - non tutti perché vanno rispettati quelli che hanno rispettato la legge. Vanno puniti coloro che hanno abusato della loro funzione.
Si deve ricercare la verità: un risultato falsato dall'origine non sarà mai positivo.
Mi dispiace che, ancora una volta, si riferisca solo la parte d'informazione che interessa.
L'Italia dei Valori non è contro la Commissione sul G8: è contro l'uso strumentale della Commissione.
Postato da Antonio Di Pietro in Giustizia
http://www.antoniodipietro.com/
1 Novembre 2007
La Commissione per il G8
Il provvedimento per istituire la C ommissione d'inchiesta sui fatti del G8 sarà ripresentato presto in aula. L'Italia dei Valori lo voterà senza problemi se verrà accolto un suo emendamento che vincola la commissione a indagare a 360 gradi e non, come proposto, a senso unico. I fatti di Genova hanno avuto infatti due precise responsabilità politiche: di chi ha consentito i massacri di persone indifese alla scuola Diaz e, in seguito, a Bolzaneto e di chi ha condiviso e supportato l'attacco alle istituzioni e alla città di Genova con il sostegno palese , pubblico, a gruppi di facinorosi.
I processi da parte della magistratura per valutare le responsabilità dei manifestanti e delle forze dell'ordine sono in corso e alcune sentenze sono già state emesse. La Commissione non deve in alcun modo sostituirsi ai giudici, ma valutare eventuali responsabilità politiche, sia da una parte che dall'altra.
La Commissione non può nascere strabica soltanto per accontentare una parte politica. Noi vogliamo tutta la verità sul G8, non solo una parte della verità.
Postato da Antonio Di Pietro in Politica
http://www.antoniodipietro.com/
2 novembre 2007
Vado diritto per la mia strada
Riporto la mia risposta alla lettera ' Quo vadis, Tonino ' di Marco Travaglio . In calce alla mia lettera allego la replica di Marco. Entrambe sono pubblicate su l'Unità di oggi.
"Caro Travaglio,
la tua rubrica su “L'Unità” di oggi a me dedicata dal titolo “Quo vadis, Tonino” mi ha fatto molto riflettere. Potrei sostenere con mille presumibili buone ragioni la posizione presa da me e dall'Italia dei Valori in merito al nostro voto sulla società Ponte sullo Stretto di Messina (ponte che, sia chiaro, nemmeno io voglio fare né sto facendo fare ) e più ancora sulla istituzione di una Commissione d'inchiesta sul G-8 di Genova (che condividiamo purchè ad essa non vengano attribuiti anche poteri giudiziari che dovrebbero spettare solo ai giudici e purchè si stabilisca che si deve occupare non solo di valutare i misfatti commessi dalla Polizia ma anche quelli commessi dai Blak Block e soprattutto dai loro mandanti politici). Commissione che tu stesso annoveri tra quelle che definisci “… enti inutili , anzi dannosi, non essendo mai servite a nulla se non a produrre verità di maggioranza e di minoranza, cioè balle di partito , a insabbiare le colpe dei nemici e ad esaltare i meriti degli amici, a confondere le idee anche a quei pochi che pensano di averle chiare…” ( Mitrokin e Telecom Serbia docet!).
Presumibili mie buone ragioni che chi ha voglia di valutare può leggerle sul mio blog www.antoniodipietro.it.
Ma il punto è un altro e tu l'hai giustamente centrato (forse rovinandomi la digestione ma certamente aprendomi gli occhi e di questo ti ringrazio): io ed il mio partito ci siamo ritrovati di fatto allineati sulle stesse posizioni del partito di Berlusconi e di quello di Mastella.
So nel mio intimo che non è questo quello che volevo e che voglio (e mi scuso con gli elettori per l'imbarazzo creato) ma – purtroppo - questo è il messaggio che è passato e la colpa, devo ammetterlo, non è solo delle strumentalizzazioni altrui (che peraltro ci sono state e ci sono a iosa) ma anche mia.
Ho sbagliato nel comunicare male e tardi quelle che io ritengo essere – forse sbagliando ma certamente in buona fede - le mie “buone ragioni di merito”.
Ho sbagliato soprattutto nel non essere
riuscito a trovare una soluzione politica nell'ambito della coalizione in materie che – con il dialogo e la reciproca comprensione – potevano trovare una giusta soluzione (per esempio, intervenendo sulla stesura del testo della legge istitutiva della Commissione di inchiesta in modo da assicurare che essa non debordasse in un “processo” ai processi giudiziari in corso e che fossero stabiliti precisi paletti e garanzie di funzionamento).
E' vero anche che nemmeno gli “altri” della coalizione hanno voluto far nulla per trovare un punto di mediazione ma il loro errore non annulla il mio.
Una cosa è certa però, e di questo ti ringrazio di averne dato atto: in materia di politica giudiziaria, l'Italia dei Valori sta facendo il proprio dovere, tanto è vero che siamo riusciti da ultimo a far inserire nel “pacchetto sicurezza” importanti norme quali il ripristino del reato di falso in bilancio e le eliminazione della legge ex-Cirielli sulla prescrizione.
Vorrei continuare in questa direzione e quindi rispondo alla tua domanda “Quo vadis, Tonino?” nell'unico modo possibile: vado diritto per la mia strada ma – d'ora in poi – con più attenzione ai compagni di viaggio ."
La risposta di Marco Travaglio:
"Non capita tutti i giorni che un ministro risponda alle critiche di un giornale. E non capita quasi mai che lo faccia per dire "ho sbagliato". Da cittadino, gliene sono grato. E credo che gliene siano grati anche i lettori e gli elettori."
Postato da Antonio Di Pietro in Politica
http://www.antoniodipietro.com/
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