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Comunicato Stampa
Gabriele Piccardo

"E' vero, viviamo in tempi bui" con queste parole Hamza Piccardo, già dirigente nazionale UCOII e oggi animatore della costituenda RIM (Rete dei Musulmani_Italia) commenta l'esclusione di suo figlio Gabriele dalla lista civica che in un primo tempo gli aveva offerto la candidatura al Consiglio Comunale di Imperia.
"Non sto parlando come padre- prosegue l'esponente islamico- anzi, il fatto che sia avvenuto proprio con mio figlio Gabriele mi mette nella condizione di sembrare uno che parla "...pro domo sua" ma invero è il diritto di ogni musulmano al rispetto dei suoi diriti civili che difendo. Gabriele Piccardo è stato ingiustamente discriminato solo perchè di religione musulmana e questo getta un'ombra oscura sull'Italia che questo governo sta forgiando. Si è trattato infatti di un pesante ricatto politico attuato dalla Lega Nord che ha minacciato la rottura della coalizione con il PDL in tutta la provincia d'Imperia.
Il programma di Gabriele è a disposizione di tutti, in esso non c'era nessun vaneggiamento integralista ma una preoccuzione seria e ragionata sul futuro della città con particolare attenzione all'occupazione giovanile e all'assistenza degli anziani"
"Credo che questa vicenda - conclude Piccardo- c'interpelli seriamente sulla deriva oscurantista che alcune forze politiche vogliono imporre al paese, e chiedo che il Presidente della Repubblica e quelli del Senato e della Camera facciano sentire la loro voce autorevole in difesa di tutti i cittadini italiani. Quando la piaga del razzismo e della discriminazione su base religiosa non viene curata, essa s'infetta e se l'infezione raggiunge i meccanismi che governano la democrazia è necessario correre ai ripari con urgenza"

Programma di Gabriele 
Per Imperia, cosa vorrei, cosa farei
le mie idee, il mio valore aggiunto

La questione dell'occupazione dei giovani è una delle problematiche più sentite dai giovani stessi e dalle loro famiglie.
Se sarò eletto consigliere comunale, e se farò in qualche modo parte della prossima amministrazione cittadina, proporrò alcune linee generali di sviluppo che stimolando una sinergia virtuosa tra intervento pubblico e iniziativa privata pongano le condizioni per la creazione di nuovi posti di lavoro.
Per far ciò ho individuato tre aree, oltre ad un metodo e un'attenzione generale.
L'attenzione è a quello che siamo, a quello che è Imperia, la sua gente, la sua storia, il suo ambiente naturale e la sua collocazione geografica.
Il metodo è quello di coinvolgere la città nelle grandi decisioni che la riguardano, consultando le sue forze vive, imprenditori, lavoratori, ordini professionali, società civile, associazionismo, sulla base di seri e documentati studi di fattibilità e impatto ambientale. 

lo scopo è quello di creare 
500 nuovi posti di lavoro 

Industria e ricerca ambientalmente compatibile 

Uno degli slogan più fortunati che hanno contraddistinto la nostra città è stato, negli anni '70, “Imperia, 3000 ore di sole”, ebbene sono certo che sia possibile coniugare sviluppo e tutela attiva dell'ambiente ( ne è convinta anche la nuova amministrazione USA, per altro).
Proporrò quindi che la città possa creare un polo nella ricerca e nella produzione d'impianti per la produzione di energia a partire dalle fonti rinnovabili, solare, eolico e dal moto ondoso.
L'esempio costituito nel retroterra di Nizza da Sophia Antipolis, la tecnopoli che ha da poco celebrato i suoi primi 40 anni, può essere assunto come orientamento anche per Imperia. Quell'idea avveniristica di creare tutte le condizioni per l'insediamento in Costa Azzurra di imprese ad alto contenuto tecnologico, non inquinanti e laboratori di ricerca specifici, si rivelò vincente e oggi Sophia Antipolis ospita ben 1300 le imprese con oltre 30 mila addetti.
La nostra città purtroppo non dispone di un territorio sufficiente per pensare una tanto grande realizzazione, ma questo non impedisce che si possa ipotizzare una cittadella della tecnologia in sedicesimo, promuovendo in valle Impero l'insediamento di almeno trenta di aziende medie e piccole e centri di ricerca che possano impiegare fino a trecento dipendenti: giovani ingegneri, tecnici e manodopera altamente specializzata oltre a quella impiegata in ruoli amministrativi e nei servizi connessi.
Questo progetto potrebbe avvalersi di fondi europei e sarebbe lanciato grazie alla realizzazione di un parco fieristico in cui organizzare una mostra/mercato europea di quella specifica produzione e ricerca.
La fiera farebbe entrare la nostra città in un'utile dialettica con enti e aziende italiane ed europee che operano in quel settore ma in zone molto più svantaggiate da punto di vista climatico e ambientale.
Obbiettivo, secondo temporalmente, ma primo strategicamente, quello di proporre a quegli enti ed aziende di stabilire ad Imperia una parte o tutta la loro ricerca e produzione.

Gli anziani, dovere di assistenza e risorsa

Ma quel clima è quell'ambiente cui accennavo sopra si presta anche allo sviluppo di un altro comparto specifico, che può dare grandi possibilità d'investimento immobiliare e lavoro, ed è quello che si rivolge agli anziani.
Penso ai residenti (e sono quasi 10 mila) e a quelli che potrebbero stabilirsi sul nostro territorio se attuassimo un politica che realizzasse immobili ad essi riservati: condominii assistiti e una grande residenza protetta, secondo la tipologia degli ospiti e le loro esigenze. 
Costruire duecento miniappartamenti per coppie o singoli, in condomini dai servizi integrati, mensa, lavanderia, supermarket, dispensario/infermeria, strutture ricreative e sportive. Questi alloggi potrebbero ospitare circa 300 anziani e dare lavoro ad almeno 60/80 persone tra dipendenti dei servizi dedicati e veri e propri assistenti domiciliari per autosufficienti.
La grande residenza assistita potrebbe ospitare altre 200 persone, parzialmente o non autosufficienti che sarebbero curati e serviti da non meno 80/100 persone sui tre turni lavorativi.
Queste strutture immobiliari potrebbero essere realizzate nella Regione Garbella.
Ad entrambi i progetti non sarebbe estranea il Polo Universitario e il sistema scolastico che saranno chiamati ad istituire corsi di laurea e specializzazioni professionali ad hoc.

Scrivetemi le vostre proposte e le vostre idee, costruiremo insieme 

gabriele.piccardo@hotmail. com

Gabriele Piccardo

 

 
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