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Documentario
In questa pagina è possibile visualizzare il documentario per intero.
IL CORPO DELLE DONNE è il titolo del nostro documentario di 25' sull' uso del corpo della donna in tv . Siamo partiti da un'urgenza. La constatazione che le donne, le donne vere, stiano scomparendo dalla tv e che siano state sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante. La perdita ci è parsa enorme: la cancellazione dell'identità delle donne sta avvenendo sotto lo sguardo di tutti ma senza che vi sia un'adeguata reazione, nemmeno da parte delle donne medesime. Da qui si è fatta strada l'idea di selezionare le immagini televisive che avessero in comune l'utilizzo manipolatorio del corpo delle donne per raccontare quanto sta avvenendo non solo a chi non guarda mai la tv ma specialmente a chi la guarda ma “non vede”. L'obbiettivo è interrogarci e interrogare sulle ragioni di questa cancellazione, un vero ” pogrom” di cui siamo tutti spettatori silenziosi. Il lavoro ha poi dato particolare risalto alla cancellazione dei volti adulti in tv, al ricorso alla chirurgia estetica per cancellare qualsiasi segno di passaggio del tempo e alle conseguenze sociali di questa rimozione.
Per maggiori informazioni: www.cinemaitaliano.info/ilcorpodelledonne
Il Corpo delle Donne
Un pomeriggio d'inverno Lorella e Marco iniziano a discutere sulle donne, di come sia possibile che le donne vengano considerate così poco nella società. Marco vede nelle immagini televisive una fortissima influenza, Lorella si ribella a questa banalità. Sostiene che la TV esiste da 50 anni e che ormai il pubblico è adulto e responsabile.
Si lanciano una sfida per scoprire se la televisione effettivamente abbia una sua responsabilità. Se la televisione è un mezzo di comunicazione di massa, quale immaginario proietta? Quale modello propone? Quale sapere ci presenta?
Così parte l'indagine, un viaggio attraverso le immagini televisive che ogni giorno vediamo nel nostro televisore.
Regia : Lorella Zanardo , Marco Malfi Chindemi , Cesare Cantù
Anno di produzione : 2009
Durata : 25'
Tipologia : documentario
Genere : sociale
Paese : Italia
Formato di ripresa : HDV
Camera : Sony Full HD 1080
Sistema di montaggio : Final Cut Pro
Formato di proiezione : DVD o Betacam Digitale, colore
Titolo originale : Il Corpo delle Donne
Sito Web : http://www.ilcorpodelledonne.com
Ambientazione : Milano
Periodo delle riprese : Gennaio 2009
Budget : 5.000 euro
Note :
Le citazioni presenti nel documentario sono di Umberto Galimberti, Loredana Lipperini, Edward Whitmont, James Hillman e Emmanuel Lévinas.
I video presenti nel film sono tratti da " Mamma Roma ” di Pier Paolo Pasolini, " Medea ” di Pier Paolo Pasolini e " Kontakthof ” di Pina Bausch
Estratti video del film "Il Corpo delle Donne":
1. Cristina
2. Belle e mute in TV?
3. Le grechine
Una nuova generazione di donne
21 set 2009
In questi giorni la stampa internazionale sta scrivendo molto su IL CORPO DELLE DONNE: ieri è uscito un bell'articolo su THE OBSERVER che racconta come intorno a questo documentario si sia creata una comunità di persone (donne e uomini) che rivendicano il rispetto della dignità delle donne nei media.
Altri articoli sono usciti su New York Times , Herald Tribune , Le Monde , Variety , BBC radio . Domani ci intervisterà la tv di stato austriaca e la scorsa settimana il Time si è interessato al nostro lavoro.
All'estero l'interesse verso la nostra tv è motivato da un sincero stupore nel constatare come noi italiani e italiane accettiamo una tv che oggettivamente è un insulto al rispetto degli individui.
Il dibattito che si sta scatenando in Italia intorno al tema se sia valida o no la nostra tv mi pare sinceramente noioso e falso. Qualsiasi persona che abbia un minimo di dignità e abbia una finestra aperta verso gli altri Paesi europei sa che la tv italiana così com'è concepita non sarebbe accettata in nessun altra nazione europea. All' ItalianDocScreening che si è tenuto a Trento nei giorni scorsi, la proiezione del nostro documentario è stata accolta da un applauso partecipe, interrotto da una producer straniera che ha commentato: “ci chiediamo come sia possibile e come sia accettabile che queste immagini possano essere trasmesse da una tv europea”.
Non c'è più nulla da aggiungere. Non vale la pena di entrare nel dibattito che è, lo ripeto, fazioso e teso a mantenere questo Paese ai margini della Comunità Europea, fanalino di coda della modernità.
Alcuni sostengono che gli italiani che hanno vissuto molti anni all'estero riescono con più chiarezza a vedere i mali di questo Paese. Forse è vero: per me, dopo anni lontana dall'Italia, è inaccettabile quanto vedo in tv, e ancor più inaccettabile è perdere tempo a cercare di dimostrare di sostenere una giusta tesi. Fatevi un giro in Europa, verrebbe da dire, guardatevi le tv in Inghilterra o in Svezia ma anche in Francia va bene. Poi tacete.
Bisognerebbe dire di tacere a chi, considerandoci ancora schiave dell'harem e bramose di accedere alla stanza del maschio padrone, fa risalire la nostra indignazione a gelosia di donne verso giovani donne. C'è da rabbrividire, verrebbe da scappare da un Paese che esplicita pensieri così vili, meschini, non conoscendo nemmeno la possiblità che tra donne ci siano anche sentimenti di relazione e di cura.
Che sentimento può avere una donna adulta e matura verso una ragazzina svestita e derisa da un presentatore attempato e osceno nella sua volgarità? Che sentimento se non l'urgenza di tornare ad educare, di tornare urgentmente a discutere non di femminismo, che a questo punto pare una velleità, ma del rispetto della Costituzione? Come non essere preoccupati di fronte ad un Paese che calpesta impunemente i diritti di una parte, in questo caso la maggioranza dei cittadini, senza che vi sia un'adeguata e ferma reazione?
Il documentario “il Corpo delle Donne” è stato proiettato la prima volta il 7 marzo a Milano, in un piccolo circolo davanti a 50 persone, quando ancora non era iniziata l'epoca degli scandali che ha sommersio il Paese da maggio ad oggi. Chi legge il blog sa che non abbiamo quasi mai commentato la cronaca che pure di corpi trattava. Il motivo è semplice: di escort e festini ci dimenticheremo.
Noi non vogliamo che ci si dimentichi del corpo delle donne. Non vogliamo che, finiti gli scandali che hanno acceso i riflettori sui nostri corpi umiliati, si torni a considerare il tema del corpo delle donne un tema di scarso valore. Non vogliamo essere “di moda”.
Non c'è tempo. Urge occuparsi seriamente di dare delle regole alla televisione , così come accade in Europa. Urge informarsi di cosa guardano i ragazzini e le ragazzine tutti i giorni in tv e verificare le conseguenze di una sessualizzazione precoce sui loro comportamenti.
Occupiamocene da subito: c'è qualche politico, imprenditore, organizzazione che vuole farsi carico di questa nostra istanza? Non per convenienza ma perchè è giusto farlo?
Lorella Zanardo
>>> segue l'archivio degli articoli pubblicati sul sito "il corpo delle donne"
Formazione
Nuovi occhi per la Tv
PROGRAMMA DI FORMAZIONE PER UNA VISIONE CONSAPEVOLE DELLA TELEVISIONE
“I cittadini di una società civilizzata, le persone cioè che si comportano civilmente, non sono il risultato del caso, ma sono il risultato di un processo educativo”.
Karl R. Popper – Una patente per fare TV
PREMESSA
La realizzazione del documentario il Corpo delle Donne è partita da un'urgenza. La constatazione di come le donne, le donne vere, stiano scomparendo dalla tv e di come siano state sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante. La perdita ci è parsa enorme: la cancellazione dell'identità delle donne sta avvenendo sotto lo sguardo di tutti ma senza che vi sia un'adeguata reazione, nemmeno da parte delle donne medesime.
Da qui si è fatta strada l'idea di selezionare le immagini televisive che avessero in comune l'utilizzo manipolatorio del corpo delle donne per raccontare quanto sta avvenendo non solo a chi non guarda mai la tv ma specialmente a chi la guarda ma “non vede”. L'obbiettivo è interrogarci e interrogare sulle ragioni di questa cancellazione, un vero ”pogrom” di cui siamo tutti spettatori silenziosi.
Il lavoro ha poi dato particolare risalto alla cancellazione dei volti adulti in tv, al ricorso alla chirurgia estetica per cancellare qualsiasi segno di passaggio del tempo e alle conseguenze sociali di questa rimozione.
Dall'esperienza maturata nella visione di centinaia di ore di programmazione e poi dagli incontri seguiti alle numerose proiezioni del video, dai dibattiti e dai confronti pubblici, ci siamo resi conto dell'urgenza di dover offrire uno sguardo critico a chi guarda molta tv, per farne spettatori consapevoli e dunque liberi, in particolare per quanto riguarda i minori.
INTRODUZIONE AL PERCORSO FORMATIVO
“L'immagine deve essere spiegata; e la spiegazione che ne viene data sul video è costitutivamente insufficiente”.
Giovanni Sartori – Homo videns
La TV è un potente e utile strumento di comunicazione, ci fa conoscere il mondo, ci intrattiene, ci informa. Ma sovente chi la produce non è rispettoso delle differenze e degli interessi collettivi.
Saper vedere ciò che ci viene proposto, conoscere il linguaggio della televisione per poterlo svelare quando si fa ingannevole, diventare spettatori consapevoli, è il primo passo per essere soggetti e non oggetti della comunicazione. Per questo è necessaria una educazione alla visione che coinvolga la scuola e le famiglie.
Noi crediamo che educare alla visione della TV conduca alla creazione di uno spettatore esigente e di conseguenza alla richiesta di un servizio migliore da parte di chi produce televisione. Dando gli strumenti per capire cosa ci sta davanti, si dà anche la possibilità di desiderare una televisione migliore, più vera, più avvincente, più educativa.
Molti psicologi dell'infanzia consigliano di non lasciare mai i bambini da soli davanti allo schermo e di seguire con loro la visione. Stessa cosa vale a nostro avviso per i ragazzi e anche per tutti quelli che subiscono la tv e non hanno maturato un senso critico.
Con una analisi dell'immagine, del linguaggio, dei personaggi e delle dinamiche relazionali proposte dalla TV si possono mettere a nudo i meccanismi deteriori di una parte della programmazione e permettere così a chi guarda di prenderne coscienza.
METODOLOGIA
Lo strumento messo a punto per compiere questo lavoro nasce dalla rubrica Cattiva Maestra Televisione che teniamo sul blog. Si tratta della selezione e analisi di brani particolarmente significativi del degrado attuale della TV italiana, tratti dalla programmazione recente. Il nostro lavoro consiste nel fermare il flusso televisivo per potere spiegare il messaggio visivo e linguistico frame per frame, immagine per immagine. Cosa che è molto più difficile durante la visione per via dei continui e differenti stimoli che invitano a seguire parole e immagini senza il necessario spazio di riflessione. Si tratta di un lavoro di destrutturizzazione dell'immagine che permette ai ragazzi di cogliere i messaggi nascosti dalla velocità di trasmissione.
L'abitudine a riflettere su ciò che si vede porta lo spettatore a sviluppare una capacità critica utile poi nella normale fruizione dei programmi televisivi.
Qui di seguito trovate tre link a dei percorsi completi:
CHIRURGIA ESTETICA
IL CORPO OGGETTO
UN SONDAGGIO IRREALE
A CHI CI RIVOLGIAMO
Scuole, associazioni di genitori, gruppi giovanili. I corsi verranno effettuati nelle sedi richiedenti e con un minimo di 15 partecipanti.
I corsi fondono la sociologia dei media, la teoria e la tecnica del linguaggio audiovisivo con il nuovo metodo di analisi delle immagini televisive per ottenere un innovativo approccio didattico alla fruizione della TV.
OBIETTIVI
Il fine è fornire ai formatori e agli educatori le competenze teoriche, tecniche e didattiche per insegnare ai loro alunni come guardare in modo critico la televisione, e così costruire le basi della loro crescita come spettatori consapevoli.
Programma del corso base
INTRODUZIONE AI MASS MEDIA:
cosa sono e come funzionano
elementi:
- le comunicazioni di massa: che cosa sono e come funzionano
- vantaggi e svantaggi delle comunicazioni di massa
- creazione e condizionamento dell'opinione pubblica
- definizione di valori condivisi
- lo stato delle ricerche sui mass media
TELEVISIONE, GENERE E MINORI:
la rappresentazione dei gruppi e l'influenza sugli individui
elementi:
- democrazia e televisione
- breve storia della televisione italiana
- media e istituzioni sociali: famiglia, scuola, TV e Web
- i principali generi della televisione
- il codice di autoregolamentazione
- il dibattito sulla qualità televisiva
- differenze di percezione tra pubblico adulto e pubblico dei minori
- contenuto e contesto dei messaggi in video
- la costruzione dei modelli di genere nella TV italiana
TECNICHE AUDIOVISIVE:
il linguaggio delle immagini in movimento
elementi:
- immagine e mondo: tra realtà e finzione
- basi psico-fisiologiche del linguaggio audiovisivo
- elementi di regia
- elementi di montaggio
- prassi della produzione televisiva
- occhi e schermo: costruire le emozioni
COME SPIEGARE LA TV:
elementi:
- introduzione alla lettura del linguaggio televisivo
- analisi dei differenti generi televisivi
- tecniche di spiegazione dell'immagine
- metodi di analisi del contenuto e del contesto dei programmi televisivi
- i modelli positivi di televisione
- analisi di alcuni brani tratti dalla programmazione attuale della TV italiana
- esercitazione pratica di costruzione di due percorsi di analisi
Durata del corso base: 8 ore
Il corso può essere ampliato per esigenze specifiche degli educatori.
Per ulteriori informazioni e costi: info@ilcorpodelledonne.net
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