DIRITTI UMANI - presentazione
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Nella Locride per (RESISTERE) VINCERE in Calabria!
NADiRinforma incontra Vincenzo Linarello , Presidente del Consorzio Goel , in occasione della presentazione della Manifestazione che le organizzazioni che da anni lavorano alacremente nella Locride a salvaguardia del contesto sociale stesso in contrapposizione alla criminalità organizzata , hanno promosso a Locri il 1° marzo prossimo venturo:
" Nella Locride per VINCERE in Calabria. Un'Allenza contro l'ndrangheta e le massonerie deviate, per la democrazia e il bene comune! ".
Linarello ci spiega come l'Italia intera sia oramai contagiata – da nord a sud – dall'espansione strisciante delle mafie e dei poteri occulti, veri e propri tumori della democrazia e del bene comune.
Si assumono decisioni pubbliche in luoghi privati, si trasforma la politica in “Borsa” degli interessi individuali, si lede la concorrenza ed il libero accesso ai mercati.
Ci si impadronisce di “beni pubblici” sottraendoli alla collettività, si emargina chi “non conta nulla”, in quanto pare non avere potere di scambio, s empre secondo i parametri imposti.
A tutt'oggi hanno aderito all'Allenza più di 500 Organizzazioni Sociali e più di 2000 cittadini a dimostrazione che il nostro Paese è alla ricerca della sua stessa identità allineandola ad un concetto di libertà e di democrazia.
Per aderire si può fare riferimento al sito www.consorziosociale.coop oppure alle Botteghe del Commercio Equo o al CSV. Per informazioni si può fare riferimento al n°verde 800 91 35 40
Produzione: Arcoiris Bologna
Visita il sito: www.mediconadir.it
approfondisci su: www.consorziosociale.coop
nella Locride per RESISTERE -VINCERE- in Calabria!
un'ALLEANZA contro la 'ndrangheta e le massonerie deviate, per la democrazia e il bene comune!
Il percorso fatto insieme a mons. Bregantini ha risvegliato in noi la forza di sognare , ci ha restituito la certezza di poter cambiare la nostra terra. Da questo percorso sono nati tanti fatti, realtà tangibili di cambiamento, tra cui:
il Consorzio Sociale GOEL (www.consorziosociale.coop), consorzio di imprese sociali della Locride;
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Calabria Welfare , consorzio regionale della cooperazione sociale, la più grande impresa sociale in Calabria, circa un migliaio di occupati, un sistema che realizza servizi, prodotti, inserimento lavorativo di persone svantaggiate, sviluppo di comunità locali;
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Comunità Libere ( www.comunitalibere.org ), una rete nonviolenta di cittadini, famiglie, imprese, organizzazioni sociali, a difesa di chi viene attaccato dai poteri anti-democratici e/o violenti.
La partenza di mons. Bregantini ci impegna a realizzare questo sogno e questo progetto. Non vogliamo fermarci. Dobbiamo continuare! Lo dobbiamo alla nostra gente: che troppe volte ha assaporato l'amarezza della disillusione, cadendo vittima di quella mentalità del " destino " che tanto abbiamo combattuto in questi anni. Lo dobbiamo all'Italia intera, che è ormai contagiata - da nord a sud - dall'espansione strisciante delle mafie e dei poteri occulti, veri e propri tumori della democrazia e del bene comune: assumono decisioni pubbliche in luoghi privati, trasformano la politica in "Borsa" degli interessi individuali, ledono la concorrenza e il libero accesso ai mercati, si impadroniscono dei "beni pubblici" sottraendoli alla collettività, emarginano chi non conta nulla e non ha potere da scambiare...
Il nostro impegno per il cambiamento ci ha procurato attacchi, attentati, intimidazioni, campagne diffamatorie, tentativi più o meno velati di delegittimazione. La partenza di mons. Bregantini ci esporrà ancora di più a questi rischi. Siamo convinti che la ' ndrangheta , le massonerie deviate, la politica e le istituzioni corrotte e corruttibili, a qualsiasi livello e in qualsiasi ambito, tenteranno di farci a pezzi! Non temiamo solo attentati o intimidazioni. Prefiguriamo diffamazioni, delegittimazioni, scandali, inquisizioni punitive, difficoltà burocratico-legali; e laddove non si riuscità a trovare qualche appiglio, verrà creato ad arte.
Tutto ciò non ci spaventa. Abbiamo già detto che non arretreremo di un solo millimetro!
Anzi abbiamo intenzione di vincerla questa battaglia. Non possiamo però farcela da soli . Abbiamo bisogno che il vuoto lasciato da mons. Bregantini sia colmato da una grande " alleanza " di soggetti che hanno a cuore i nostri obiettivi. Non per spirito di solidarietà, ma perchè riconoscono che è una battaglia che riguarda tutti: se perderemo noi perderà tutto il paese. Se invece vinceremo in Calabria , allora vorrà dire che è possibile un' Italia più giusta e "normale".
Facciamo pertanto appello alla Società Civile, alla Chiesa Italiana, a tutte le Chiese, all'intero Movimento Cooperativo, ai Sindacati, ai Movimenti, alle Associazioni, al Volontariato, alle Fondazioni, alle Famiglie e alle Persone di buona volontà, alle Istituzioni, alle Imprese sane e libere. Chiediamo a tutti di sottoscrivere questo appello impegnandosi pubblicamente, ognuno per le proprie possibilità, a:
non consentire la devastazione del nostro percorso di cambiamento, delle attività, delle persone e delle realtà che ne fanno parte;
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aiutarci a sviluppare forme di mutualismo economico per dare risposte concrete e democratiche ai bisogni della nostra gente;
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difendere, insieme a noi, le vittime della 'ndrangheta e delle massonerie deviate;
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scovare la presenza e impedire l'azione delle mafie e dei poteri occulti in tutte le regioni d'Italia.
A tutti coloro che risponderanno a questo appello diamo appuntamento nella Locride , il prossimo 1 marzo : per festeggiare questa grande alleanza, per rilanciare tutto il percorso compiuto sino ad oggi, per ridare speranza e coraggio alla nostra gente...... Grazie .
MAIL ufficio.stampa@consorziosociale.coop FAX 0964.419191 TEL 340.0920981
VOGLIO SOTTOSCRIVERE QUESTA ALLEANZA
Come:
PRIVATO
ASSOCIAZIONI, ENTE O IMPRESA
appello alleanza con la locride e la calabria.pdf
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GOEL TVI filmati ed i video del Consorzio Sociale GOEL, di Calabria Welfare e di Comunità Libere. |









Nella relazione finale della Commissione d'inchiesta Franchetti-Sonnino del lontano 1875/76 si legge che «la mafia non è un'associazione che abbia forme stabili e organismi speciali... Non ha statuti, non ha compartecipazioni di lucro, non tiene riunioni, non ha capi riconosciuti, se non i più forti ed i più abili; ma è piuttosto lo sviluppo ed il perfezionamento della prepotenza diretta ad ogni scopo di male». Si legge ancora: «Questa forma criminosa, non... specialissima della Sicilia», esercita «sopra tutte queste varietà di reati»...«una grande influenza» imprimendo «a tutti quel carattere speciale che distingue dalle altre la criminalità siciliana e senza la quale molti reati o non si commetterebbero o lascerebbero scoprirne gli autori»; si rileva, inoltre, che «i mali sono antichi, ma ebbero ed hanno periodi di mitigazione e di esacerbazione» e che, già sotto il governo di re Ferdinando , la mafia si era infiltrata anche nelle altre classi, cosa che da alcune testimonianze è ritenuta vera anche oggidì». Già nel secolo scorso, quindi, il problema mafia si manifestava in tutta la gravità; infatti si legge nella richiamata relazione:«Le forze militari concentrate per questo servizio in Sicilia risultavano 22 battaglioni e mezzo fra fanteria e bersaglieri, due squadroni di cavalleria e quattro plotoni di bersaglieri montani, oltre i Carabinieri in numero di 3120».
Un convincimento diffuso è quello - che ha trovato ingresso perfino in alcune sentenze della Suprema Corte - secondo cui oggi saremmo in presenza di una nuova mafia, con le connotazioni proprie di un'associazione criminosa, diversa dalla vecchia mafia, che non sarebbe stata altro che l'espressione, sia pure distorta ed esasperata, di un "comune sentire" di larghe fasce delle popolazioni meridionali. In altri termini, la mafia tradizionale non esisterebbe più e dalle sue ceneri sarebbe sorta una nuova mafia, quella mafia imprenditrice per intenderci, così bene analizzata dal prof. Arlacchi. 

